von mas 19.10.2024 14:40 Uhr

Il sapore dell’acqua

Dopo la prima apprezzata edizione dedicata a “Il senso dei luoghi” ritorna al Museo Etnografico di San Michele Il gesto visibile – Rassegna internazionale di cinema antropologico. Si comincia questa sera

Particolare della locandina

La seconda edizione è dedicata al tema dell’acqua, nei suoi aspetti materiali, sociali, religiosi e simbolici, indagati nei contesti geografici e culturali più diversi. “Il sapore dell’acqua” è il sottotitolo scelto per la manifestazione, che propone una selezione di film di rilievo internazionale premiati ai più importanti festival di settore, per approfondire da una prospettiva cinematografica e socio-antropologica la relazione dell’essere umano con il bene al contempo più prezioso e più problematico.

Moltissimi i temi affrontati: gli effetti del riscaldamento globale sugli ambienti acquatici, il rapporto dell’uomo con il mare (la pesca tradizionale e quella d’altura) e con i corsi d’acqua, l’acqua come paesaggio ostile e impetuoso o appetibile territorio di conquista, tra rotte millenarie, rassicuranti approdi e naufragi disastrosi.

Cinque serate di proiezione, i sabati 19 e 26 ottobre e 9, 16 e 23 novembre, con inizio alle 20.30, a ingresso gratuito e seguite da un momento conviviale.

 

Inaugurerà la rassegna questa sera – sabato 19 ottobre – As the tide comes in (Danimarca 2023, 88’) di Juan Palacios, co-regia di Sofie Husum Johannesen, ipnotico ritratto di un microcosmo perennemente sull’orlo di una catastrofe. Il film ci porta sulla piccola isola danese di Mandø, uno scampolo di terra di soli otto chilometri quadrati al largo del Mare di Wadden. I suoi ventisette abitanti sono abituati al maltempo e alle inondazioni e nonostante i cambiamenti climatici e le condizioni meteo sempre più estreme rimangono saldamente aggrappati alla loro piccola parte di mondo. Le situazioni, spesso buffe, che scandiscono la vita quotidiana di questa piccola comunità resistente delineano un destino individuale che, in realtà, riguarda anche tutti noi.

 

Cosa ci fa una bottiglia di birra tedesca arenata su una delle isole più remote della Norvegia, nell’arcipelago delle Lofoten, nell’Oceano Artico? Come è arrivata fin qui? Proviene davvero dalla Germania? I rifiuti possono davvero viaggiare così lontano? In The North Drift (Germania 2022, 92’), in programma il 26 ottobre, il regista Steffen Krones vuole andare a fondo delle questioni, seguendo il percorso dei rifiuti di plastica lungo il fiume Elba, attraverso il Mare del Nord fino alla Norvegia. Durante il viaggio, accompagnato da Kris Jensen, guida turistica di origine Inuit che lavora nel Mare del Polo Nord, incontra scienziati e compagni che lo sostengono nel suo progetto. L’avventura gli apre gli occhi sulle condizioni delle nostre acque e sulla necessità di un cambiamento sostanziale. Krones ci fa capire che dobbiamo fermare il dilagare di quel materiale apparentemente miracoloso, realmente mostruoso, di cui si riusciva a fare a meno prima degli anni Cinquanta e che oggi pare imprescindibile.

Il film sarà preceduto da Haulout (Regno Unito-Russia, 2023, 25’) dei fratelli registi Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev, uno sconcertante resoconto delle conseguenze del riscaldamento globale nell’Artico. Su una costa remota della Siberia, in una fragile capanna battuta dal vento, il biologo Maxim Chaliev attende l’annuale raduno dei trichechi. Il riscaldamento dei mari e l’innalzamento delle temperature determinano, però, un cambiamento drammatico e inaspettato: senza più blocchi di ghiaccio dove riposare nella lunga traversata i trichechi arrivano stremati e molti non sopravvivono.

 

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite