von mas 16.10.2024 18:00 Uhr

Orientarsi in montagna

Sala gremita al Muse per l’appuntamento promosso da Soccorso alpino e Collegio delle Guide alpine

Foto: Ufficio Stampa PAT

“Orientarsi in montagna: dalla cartografia allo smartphone”. Questo il titolo dell’incontro organizzato dal Soccorso Alpino e speleologico   in sinergia con il Collegio delle Guide alpine. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone che ha gremito la sala del Muse.

“Un segnale importante, sintomo dell’attenzione della cittadinanza rispetto al tema della sicurezza in montagna” ha osservato il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait, congratulandosi con gli organizzatori

“Il rischio zero non esiste, ma siamo qui per spiegarvi che possiamo ridurlo attraverso tre concetti cardine: l’informazione, la formazione e l’esperienza”. Così ha esordito Luca Bertolla, istruttore del Soccorso Alpino e speleologico, in apertura dell’incontro. Un momento pensato in sinergia dal Soccorso Alpino e speleologico e dal Collegio Guide alpine . “Informarsi significa reperire notizie in merito al percorso che si andrà a svolgere – ha proseguito Bertolla – oltre che al meteo della giornata prescelta. Formarsi vuol dire affidarsi a dei professionisti per implementare le proprie capacità. Avere esperienza è infine l’elemento che può assicurare la sopravvivenza”.

Un’esperienza che deriva direttamente dalla frequentazione assidua – ma prudente – del territorio, per cui occorrono consapevolezza e conoscenza. E l’incontro odierno è stato organizzato proprio al fine di fornire i primi rudimenti di cartografia generale a tutti gli interessati, in totale una novantina di persone.

Sapersi orientare costituisce infatti una delle competenze fondamentali per frequentare la montagna” ha affermato Gianni Canale, presidente del Collegio delle Guide Alpinee referente del tavolo Prudenza in montagna. Lettura delle curve di livello, utilizzo della bussola e della carta topografica, calcolo dei dislivelli e delle distanze planimetriche, con un occhio di riguardo all’utilizzo del GPS sui nostri smartphone e alle app di geolocalizzazione utili per allertare i soccorsi e farsi individuare in caso di bisogno: una serata ricca di nozioni imprescindibili che purtroppo passano ancora, troppo spesso, in secondo piano.

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