von mas 15.10.2024 17:00 Uhr

Trasporto pubblico urbano, 5 sfide per 10 anni

Servizi a chiamata anche di linea, ridisegno della rete per integrare le novità rappresentate dall’Hub intermodale e dal restyling della stazione, nuovi percorsi preferenziali ad alta frequenza, attenzione alla qualità anche nei subaffidamenti

Un mezzo di Trentino Trasporti (Foto da Archivi PAT)

Con i suoi 17 milioni e 457 mila passeggeri nel 2023, per un totale di circa 5 milioni e 395 mila bus/km, il trasporto pubblico urbano  è uno dei servizi maggiormente utilizzati dai cittadini di Trento. La scorsa settimana il Consiglio comunale cittadino ha votato la delibera che rinnova l’affidamento del servizio alla società Trentino Trasporti per 10 anni, dal primo gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2034, allineando la scadenza a quella del servizio extraurbano (di competenza provinciale).

La scelta di proseguire con il modello “in house” è legata a più fattori: innanzitutto all’esigenza di poter contare su un soggetto attuatore delle politiche comunali della mobilità capace di interpretare in modo flessibile ed elastico i possibili sviluppi del trasporto pubblico legati alle importanti trasformazioni urbanistiche e viabilistiche in atto in città o anche a eventi straordinari e imprevedibili.

Quattro i servizi affidati alla società Trentino Trasporti: il trasporto pubblico urbano di linea su gomma, lo skibus turistico per il Monte Bondone, il servizio di trasporto urbano su fune per Sardagna e il servizio di trasporto urbano a chiamata OnOff.

Cinque sono invece le sfide inserite negli indirizzi per il servizio. Sfide che, nei prossimi dieci anni, dovranno portare a un miglioramento quantitativo e qualitativo del trasporto pubblico.

Trasporto a chiamata (anche di linea). Ad oggi il trasporto a chiamata è attivo nell’area di fondovalle (dallo studentato di San Bartolomeo fino a Canova di Gardolo) e nella collina est (Villazzano, Povo, Cognola, Martignano). Il servizio, sperimentale fino al 31 dicembre 2025, potrà essere progressivamente ampliato ad altre aree della città (per esempio Mattarello e Meano). Sarà introdotto anche anche il servizio OnOff “di linea” che potrà essere progressivamente utilizzato in sostituzione parziale o totale di linee o parti di linee esistenti, anche su territorio extra-comunale. A questo proposito si lavora per attivare dal primo gennaio 2025 il servizio di trasporto a chiamata in sostituzione parziale della linea 12 con proseguimento fino ad Aldeno.

Nuovo disegno della rete di trasporto. La società in coordinamento con il Comune si impegnerà allo sviluppo di uno studio finalizzato a una revisione generale del sistema del trasporto urbano su gomma anche in considerazione dei nuovi progetti di riqualificazione urbana che interesseranno la città nei prossimi anni, a iniziare dalla costruzione del nuovo centro intermodale nell’area ex Sit e dalla realizzazione del nuovo fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria di Trento. Lo studio dovrà progettare i nuovi tracciati sulla base dei dati di traffico che evidenziano le principali esigenze di collegamento, con una generale aumento delle frequenze per il collegamento delle tratte a maggior domanda. Lo studio dovrà inoltre tenere in considerazione le linee guida “Fast” (Fermate Accessibili e Sostenibili a Trento) redatte dall’Università degli studi di Trento che prevedono, tra le altre cose, lo sviluppo di totem informativi digitali e di altri sistemi innovativi.

Percorsi preferenziali ad alta frequenza e regolarità. La linea 17 sulla tratta Zambana-Lavis-Trento oggi è servita dal nuovo sistema a bus elettrici. Si tratta di un nuovo modello di offerta che prevede elevata frequenza, regolarità, informazione in tempo reale, l’accessibilità e il comfort, tutti elementi che andranno ottimizzati per costruire la base di progetto del sistema di rete.

Servizi subaffidati. I servizi subaffidati dovranno, in linea generale, essere ridotti al minimo al fine di prediligere una gestione diretta del servizio da parte della società. Permane, per il subaffidamento, il limite massimo del 30 per cento dei km programmati. Nel futuro disciplinare verrà inserita l’obbligatorietà che i servizi subaffidati abbiano la modalità di “incarrozzamento” veloce e siano abilitati alla salita/discesa disabili.

Qualità del servizio. Dovrà essere garantito l’impegno della società a migliorare i livelli di qualità del servizio offerto, ricercando la massima soddisfazione delle esigenze e dei bisogni espressi dall’utenza, con particolare riguardo agli aspetti dell’informazione, della sicurezza, della pulizia, della puntualità, della regolarità e del comfort.

Per monitorare la situazione la società annualmente trasmetterà un report, i cui contenuti saranno definiti nel disciplinare di servizio.

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