von fpm 04.10.2024 06:45 Uhr

Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (40)

Andremo a conoscere con Flavio Pedrotti Móser i cognomi e i toponimi di origine tedesca nella provincia di Trento.

Una caratteristica delle aree alloglotte della provincia di Trento è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano soprattutto nelle zone cimbre e in quelle mòchene. Ma è tutto il territorio provinciale ad essere coinvolto dai numerosi cognomi di chiara origine tedesca. Si deve anche dire che la spietata italianizzazione dei cognomi durante lo sventurato periodo fascista che aveva colpito duramente la provincia di Bozen, il Südtirol, per mano, anzi per mente diabolica del toponomicida Ettore Tolomei, aveva interessato anche la provincia di Trento, il Welschtirol o Tirolo di lingua italiana. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono a Pergine sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, in questo contesto, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani.

A Unsere liebe Frau im Walde-Senale, St. Felix-San Felice, Laurein o (Lafreng nel dialetto locale) Lauregno, Proveis-Provés, (località oggi della provincia di Bozen ma per anni facevano parte della provincia di Trento) è presente Mìtterer che deriva dalla radice tedesca mitten, e che significa “nel mezzo” indicando appunto una provenienza da luogo. Come si è già visto per altri cognomi va ricordato il significante dei cognomi, come ad esempio Pèrgher o Bèrger che significa “montanaro o “Hóf” che indica una locanda, un albergo o un maso oppure Stein che vuol dire sasso, pietra… Mìtterer ha poi tante varianti: Mitìmpergher, Mittempergher (diffuso per lo più a Folgrait -Folgaria), Mitterhoffer, Mittrmaier, Mittersteiner… In Bersntol (ma anche nella valle dei laghi) si trova Móltrer che pare voglia dire “misuratore del grano” (o della legna) e, par altre versioni invece, deriverebbe da Mörtelberèiter, il manovale che prepara la malta.

In Nonsberg, la Val dé Non, in particolare a Coredo, è presente Móncher di cui però non è nota la derivazione. Sempre in Nonsberg, soprattutto nelle località di Fón (Fondo) e Malós-c (Malosco), si trova Mór che deriva dal tedesco Móhr, che vuol dire moro. Nell’Oltresarca, un comune ora incorporato nel comune di Arco, è presente Mòrghen la cui derivazione è pressoché ovvia, da Morgen, mattino in lingua tedesca. Anche Mosàner pur indicando la provenienza dalla località di Mosein (Mosàna) nella val di Cembra, ha come tutti i cognomi che finiscono in “er”, la componente tedesca.

Moschér, in zona Trumbeleis, (Trambileno), indica la provenienza dalla frazione appunto Moscher (Moscheri) di evidente matrice tedesca. In Bersntol c’è un altro cognome molto diffuso presente poi in tutta la zona del perginese: Mòtter, di difficile interpretazione, a meno che non declini in Mutter, madre, o indichi una qualche parentela e quindi una provenienza con Mutters, località vicino a Innsbruck… (continua)

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