von fpm 01.10.2024 13:00 Uhr

Tra tutela e fruizione: 50 anni di Naturpark Schlern Rosengarten

Convegno, al Centro visite a  Schlern, in occasione del 50° anniversario del Naturpark Schlern Rosengarten. Uso turistico e conservazione del Parco non sono una contraddizione.

Foto pixabay, elab grafica fpm

“La decisione di 50 anni fa di designare l’area come Parco naturale è stata lungimirante e anche coraggiosa”, ha dichiarato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Dei sette parchi naturali del Südtirol, il Naturpark Schlern Rosengarten è il più antico. Le fondamenta della prima area protetta del Südtirol sono state gettate con decreto del presidente della Provincia il 16 settembre 1974. Il convegno “50 anni del “Naturpark Schlern Rosengarten” a Schlern ha ripercorso lo sviluppo del Parco naturale. Si è discusso anche dell’importanza e del futuro delle aree protette in Südtirol. Il sindaco Cristina Pallanch ha dato il benvenuto ai partecipanti nel Centro visite di Schlern, un importante fiore all’occhiello per il Comune: “Serve come porta d’accesso al Naturpark Schlern Rosengarten e dovrebbe far venire voglia di esplorare la splendida natura dell’area protetta”, ha detto. “La decisione di 50 anni fa di designare l’area come Parco naturale è stata lungimirante e coraggiosa”, ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che ha un legame particolare con il Naturpark Schlern Rosengarten in quanto residente a Fiè. Dallo scetticismo iniziale della popolazione rurale, l’atteggiamento nei confronti dell’area protetta è diventato positivo nel corso dei decenni. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra gli interessi della conservazione e dell’utilizzo.

Dalla sua fondazione, il Parco naturale non solo ha preservato la biodiversità, ma ha anche dato la possibilità a innumerevoli persone di sperimentare la bellezza e la tranquillità della natura”, ha dichiarato Alexander Gruber, direttore del Dipartimento Protezione dell’ambiente, della natura e del clima, Energia, Sviluppo del territorio e Sport, a nome dell’assessore provinciale Peter Brunner, sottolineando l’importanza dell’area protetta. Enrico Brutti, coordinatore della gestione delle aree protette presso l’Ufficio Natura e responsabile del Naturpark Schlern Rosengarten dal 1993, ha confermato che la pressione dei visitatori è aumentata negli ultimi anni: “Dobbiamo lavorare insieme per trovare il modo di preservare questo paesaggio incomparabile e contrastare gli effetti dell’eccessivo turismo”.

Le sfide per il futuro, utilizzando il turismo come esempio, sono state anche al centro della successiva tavola rotonda: Helmut Mitterstieler, presidente di Alpe di Schlern Marketing, ha spiegato lo sviluppo del turismo del Parco naturale. Il fotografo e regista Matteo Agreiter ha parlato del potere delle immagini. Guido Plassmann, direttore della Rete delle Aree Protette Alpine, ha avvertito: “Affinché le aree protette continuino a svolgere il loro mandato di conservazione, abbiamo urgentemente bisogno di soluzioni al turismo talvolta dilagante”. Si tratta di “andare al cuore del viaggio”, ha spiegato l’esperta di turismo Elide Mussner, “e di armonizzare i valori economici e sociali per promuovere il bene comune”.

Entro il 2030 dobbiamo svolgere i compiti previsti dalla Strategia UE 2030 e designare il sette per cento mancante delle aree protette, ossia circa 40.000 ettari, in Südtirol”, ha spiegato Leo Hilpold, direttore dell’Ufficio Natura. “Le conoscenze e l’esperienza degli ultimi 50 anni nelle aree protette ci sono di grande utilità”.

Nel 2003, il  Naturpark Schlern è stato ampliato per includere il Rosengarten ed è diventato il Naturpark Schlern-Rosengarten, con una superficie totale di quasi 7300 ettari. Dal 1995, il Parco naturale fa parte dell’area protetta europea Natura 2000, che protegge anche la biodiversità. Nel 2009, come parte delle Dolomiti, ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Naturale dell’Umanità dell’UNESCO.

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