von mas 12.09.2024 14:45 Uhr

Una Diada sottotono, dalla folla accuse ai partiti

Sessantamila persone in piazza a Barcelona, nel 2016 erano più di mezzo milione

La cronaca  la fornisce il quotidiano La Vanguardia:

Con la perdita della maggioranza pro-indipendenza in Parlamento, con il socialista Salvador Illa alla presidenza della Generalitat, con un’amnistia che deve ancora essere pienamente attuata e con un’unità fra partiti del tutto  inesistente, il sentimento pro-indipendenza  attualmente non è da fuochi d’artificio, anzi.  L’Assemblea Nacional Catalana (ANC) e Ã’mnium Cultural, due degli organizzatori della Diada Nacional de Catalunya, la giornata di festa per la nazione catalana,  si sono scagliati contro tutti questi fattori, con particolare durezza nei confronti dei partiti indipendentisti.

Gli eventi della Diada di quest’anno sono stati tra i più tranquilli dell’ultimo decennio. La gente continua a scendere in piazza, ma in numero minore e con minore intensità.  La Vanguardia prende come riferimento il numero di persone presenti alla manifestazione organizzata dall’Assemblea Nacional Catalana (ANC), da Ã’mnium Cultural e da altre cinque organizzazioni: appena 60.000 persone ieri pomeriggio a Barcellona, pochi anche nelle altre quattro città coinvolte nella manifestazione dagli organizzatori, ovvero Girona (6.800 persone), Lleida (3.000), Tarragona (2.800) e Tortosa.

 

Una buona scala comparativa è quella della mobilitazione del 2016, anch’essa svoltasi in cinque città, quando solo nella capitale catalana erano scesi in piazza 540.000 manifestanti. Tra le cinque città, le persone presenti erano 875.000. Erano tempi in cui anche i comuni erano presenti alla manifestazione dell’ANC, con l’allora sindaco di Barcelona Ada Colau in testa. Oggi, non gli passa nemmeno per la testa.

Lo slogan più gridato è “Indipendencia”, ripetuto più e più volte dai manifestanti.  Ma per “misurare la temperatura” della giornata, il quotidiano riporta  il dialogo tra due manifestanti,  dopo essersi aiutati a vicenda a fissare la Estelada, la bandiera catalana, ad un albero: “Il giorno dell’indipendenza pagheranno per tutto questo.” – “Se mai ci arriveremo” – “Sì, perché di questo passo…”

L’indipendentismo è oggi così frammentato che ognuno dei suoi attori persegue la propria strategia – conclude La Vanguardia –  Soprattutto la classe politica, ma anche l’ANC e l’Ã’mnium, nonostante entrambe le associazioni vogliano intraprendere una fase di ricostruzione del movimento. Ma i partiti politici mostrano  nei confronti della sfida indipendentista  la stessa pigrizia che mostrerebbero nell’accingersi ad assemblare un puzzle da 10.000 pezzi …

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