von mas 12.09.2024 08:00 Uhr

Soccorso Alpino all’opera in Val di Fassa

Diverse operazioni ieri per il Soccorso Alpino, a partire da quella in notturna sul Piz Ciavazes

Piz Ciavazes - Foto Soccorso Alpino

Si è concluso intorno alle 2.15 di ieri notte un intervento sul Piz Ciavazes in Val di Fassa, in soccorso di un’alpinista romana del 1953 infortunatasi ad un ginocchio, e del suo compagno di cordata. La donna era riuscita a concludere la Via della Rampa (o del Torso) al Piz Ciavazes, nonostante avesse avuto un problema al ginocchio al penultimo tiro della via, e stava tentando di scendere a valle autonomamente con il compagno dal sentiero di rientro. In difficoltà per il buio e per l’esposizione del sentiero, i due hanno chiamato il Numero unico per le Emergenze 112 intorno alla mezzanotte, mentre si trovavano sulla Cengia dei Camosci, a circa metà parete del Piz Ciavazes.

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è volato sul posto e, dopo un breve sopralluogo, ha individuato i due alpinisti utilizzando i visori notturni. Constatato che si trovavano in un posto difficilmente raggiungibile con il verricello, l’elicottero è atterrato in piazzola a Canazei per imbarcare a bordo due operatori della Stazione Alta Val di Fassa. Una volta in quota, i due soccorritori e il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino sono stati verricellati nel punto più vicino possibile ai due alpinisti. Dopo averli raggiunti, li hanno accompagnati poco lontano, in una zona adatta ad essere recuperati a bordo dell’elicottero con il verricello. Infine, i due alpinisti sono stati elitrasportati a valle a Canazei, per poi recarsi all’ospedale in modo autonomo.

 

Nel corso della mattina  di ieri altri due interventi hanno visto impegnati gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa e l’elisoccorso.

Il primo, intorno alle 8.45, per soccorrere un’alpinista di Imola del 1981, infortunatasi a una caviglia mentre stava affrontando la via Normale in Marmolada. La donna si trovava sul ghiacciaio a una quota di circa 3.000 m.s.l.m., con un compagno di escursione. Un primo tentativo di avvicinamento da parte dell’elicottero non è andato a buon fine a causa della scarsa visibilità dovuta alla nebbia. Mentre una squadra di soccorritori della Stazione Alta Val di Fassa si preparavano per intervenire via terra, un miglioramento delle condizioni meteo ha permesso all’elicottero di effettuare un secondo tentativo. La donna è stata verricellata a bordo dell’elicottero e trasferita all’ospedale di Cavalese.

 

E’ stato portato all’ospedale di Cavalese anche un biker danese del 1996 che si è infortunato ad una caviglia, dopo essere caduto con la mountain bike sul Col Rodella. La richiesta di aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato intorno alle 11.30. Un operatore della Stazione Alta Val di Fassa ha raggiunto l’infortunato via terra e, dopo aver richiesto lo stop delle partenze dei parapendii – numerosi in questo periodo nella zona del Col Rodella – ha dato indicazioni all’equipaggio dell’elisoccorso per individuare il luogo dell’incidente. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati sbarcati in hovering a poche decine di metri. L’infortunato è stato stabilizzato, imbarcato a bordo con il verricello e trasferito all’ospedale di Cavalese.

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