von fpm 08.09.2024 10:00 Uhr

05 settembre 1946: l’accordo di Parigi (8)

Un risultato di un compromesso trovato nelle trattative politico-diplomatiche alla Conferenza di pace di Parigi.

foto archivi, elb grafica Flavio Pedrotti Moser

Arrivò la petizione austriaca per l’Onu, di nuova senza traccia dell’Accordo. Durante la discussione nella commissione politica, il rappresentante svedese prese la parola per ricordare agli austriaci che avevano sottoscritto un’intesa con l’Italia. Alla fine, la risoluzione Onu spingeva i due Paesi a risolvere la questione proprio sulla base dell’Accordo Degasperi -Grüber.  Quello stesso accordo che aveva permesso all’Austria di portare la questione südtirolese sul piano internazionale. Da allora si mise in moto un meccanismo che dispiega ancora oggi i suoi effetti. Nelle sue memorie, Friedl Volgger ricorda un incontro a Roma con Degasperi.

Era il 16 aprile 1947, sei mesi dopo la firma del trattato di Parigi. In quell’occasione i südtirolesi proposero al presidente del consiglio una proposta di statuto d’autonomia che era stata elaborata all’interno della Svp. Si prevedevano «due province indipendenti una dall’altra, e cioè il Trentino e il Südtirol, con due consigli e due giunte provinciali autonome. I due consigli riuniti avrebbero poi avuto potere di legiferare in materia di problemi comuni e a questo scopo si sarebbero riuniti di tanto in tanto». Sembra, di fatto, una fotografia dell’attuale assetto istituzionale. Solo che ci sono voluti più di cinquant’anni per arrivarci. Sì, oggi la Regione è di fatto la facciata dell’autonomia.

Dietro questa facciata ci sono oggi due province molto forti, che detengono praticamente tutte le competenze. Se si fosse giunti prima a questa soluzione, se ci fosse arrivati allora, non ci sarebbero stati problemi. Ma non si fece nessun passo in quella direzione.  La storia dell’autonomia, insomma, avrebbe potuto essere molto diversa, e questa strada era indicata già nel trattato di Parigi. Molto chiaramente.

Se così fosse andata, non avremmo avuto Castel Firmian, il comprensibile Los von Trient semplicemente perché non ce ne sarebbe stato motivo. Il trattato, nella sua applicazione pratica, venne interpretato in maniera molto diversa. In ogni caso, se a quasi ottant’anni da quell’accordo si vuole abbozzarne un bilancio, si dovrebbe ribadire che il Degasperi – Grüber fu la «magna charta» del Südtirol e della sua autonomia di oggi. E la fortuna del Trentino. (continua)

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