von mas 07.07.2024 11:45 Uhr

Quando Magasa Valvestino e Pedemonte-Casotto torneranno al Trentino?

Se ne è parlato la scorsa settimana in Consiglio Provinciale durante il Question Time

Il Consiglio Provinciale

Durante il Question Time nell’ultima seduta del Consiglio Provinciale, il consigliere Walter Kaswalder del Patt ha chiesto a che punto si trova l’iter per far tornare Magasa, Valvestino e Pedemonte-Casotto nei confini della Regione Trentino-Südtirol.

L’assessore Giulia Zanotelli ha ripercorso le tappe avvenute: le proposte di aggregazione dei tre Comuni avevano preso avvio con i referendum popolari del 2008 in cui popolazioni avevano espresso la volontà di aggregarsi alla Regione Trentino Südtirol e in particolare alla Provincia autonoma di Trento. Risale al 2012 il parere positivo dei Consigli regionali coinvolti, di Veneto e Lombardia.

La Regione Trentino Südtirol nel 2012 ha approvato una mozione favorevole al distacco dei Comuni e all’accorpamento alla Regione. Nella mozione, ha aggiunto, la Regione chiede per la conclusione del percorso la conclusione di un’intesa tra lo Stato, la Provincia di Trento, la Provincia di Bolzano e la Regione.

 

All’origine della richiesta di distacco ci sono ragioni storiche, ha ricordato: il territorio dei Comuni interessati ricadeva nel territorio dell’Impero Austriaco e tra le due Guerre mondiali nella Provincia di Trento da cui i Comuni sono stati separati. Per l’assessore, permangono ancora oggi elementi di forte legame con la Provincia di Trento, che non hanno solo carattere storico-geografico,  tra cui l’adozione dei comuni come della Pat del sistema tavolare di pubblicità immobiliare o libro fondiario. Ancora, anche l’amministrazione della Giustizia fa capo per Magasa e Valvestino al Tribunale di Rovereto e del Giudice pace di Riva del Garda; Pedemonte vanta antiche radici Cimbre come rivelano i toponimi locali.

Nel 2024, ha aggiunto, hanno avuto luogo alcuni momenti di confronto sul tema dell’accorpamento che hanno visto la partecipazione del ministro Calderoli, di assessori della Giunta provinciale e rappresentanti di Comuni e Regioni interessate. Nell’ambito degli incontri è stato affrontato anche il nodo infrastrutturale, di adeguati collegamenti con la provincia di Trento. Si condivide la rilevanza delle motivazioni che sostengono le richieste dei Comuni per l’accorpamento alla Provincia di Trento, ha detto Zanotelli, e si assicura il completo sostegno nell’iter che li conduca nel più breve tempo possibile nella Provincia autonoma di Trento.

Ha concluso ricordando che è necessario proseguire nell’iter anche intensificando i confronti con lo Stato e le Regioni interessate per individuare il percorso più celere e corretto, considerando il tempo trascorso dal referendum del 2008 e dal 2012 e valutare se sia necessario rinnovare tali espressioni di volontà.

Kaswalder si è detto pienamente soddisfatto anche della ricostruzione dell’iter proposto dall’assessora e le ha chiesto di portare avanti le azioni favorevoli al raggruppamento dei tre Comuni alla Provincia di Trento.

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