von mas 06.07.2024 11:41 Uhr

Scritture in lingua madre

Ostana 2024: Anter i premié Stefen Dell’Antonio Monech, prejentà dal Istitut cultural ladin
Majon di Fascegn – Tra i premiati Stefen Dell’Antonio Monech, presentato dall’Istituto culturale
ladino Majon di Fasceg

Premio Ostana 2024 - Immagine Istitut Cultural Ladin

Te la cornisc de Ostana, na vila de lengaz ozitan te la val Po visavì l Monviso, se à renovà dai 28 ai 30 de jugn na manifestazion che roda entorn a la desvalivanza linguistica che bina adum scritores dai cinch continents che doura lengac indigens.

Tel cors de sia storia l Pest à valorisà enscin a chest an 88 autores de 47 lengac definii de mendranza, ma che à n valor fondamentèl, te na lingia de esperienzes culturèles dassen originèles.

La scomenzadiva, envièda via del 2008, la passenea depien tel Dejené Internazionèl per i lengac indigens portà dant da l’UNESCO per l 2022-2023, e la à permetù de tescer tel cors di egn na rei spessa de autores e sostegnidores de la desvalivanza linguistica, sporjan coscita manieres de veder e prospetives desferentes sul mond.

L se cognoscer un col auter l é n sistem dassen da fazion per no se lascèr enorbir da preconzec culturèi da chi che, bendeché, vegn ca comportamenc intoleranc destiné vèlch outa a doventèr contraposizions armèdes, desche cheles che, baudi, sion do che vedon anchecondì.

Per che che revèrda la sezion mendranzes linguistiches storiches sul tegnir talian l pest ge é stat sorandat a Stefen Dell’Antonio Monech, prejentà da Sabrina Rasom diretora del Istitut Cultural Ladino “majon di fascegn”, e da pech confermèda te sia encèria do da n prum toch mandat.

La motivazion de la Juria fèsc referiment al se aer dat ju a na moda sćiantiva e sota da pèrt de Dell’Antonio te la promozion e tel sparpagnament del lengaz ladin tras la musega, la letradura e l teater. L Pest vel ence esser n recognosciment per la tropa Mascherèdes tras cheles che l interpret de la ènema ladina à portà inant la tradizion
popolèra che veit l carnascèr ladin anter i più carateristics de duta la Èlpes.

Stefen l é na persona poliedrica che testimoniea ativamenter sia identità te la vita da vignidì, la lean al ambient da mont e a sia cura e la tradujan te èrt leterèra. Tel cors di trei dis bie piens, e soraldut endèna l temp resservà per el, l autor à abù l met de confermèr bel paruscent chel che l era stat scrit da la Juria tras la letura de si tesć, con reflescions spontanes e co la musega che l à sonà seran su n intervent scialdi aprejià

Nella suggestiva cornice di Ostana, l’insediamento di lingua occitanica situato nella valle Po dirimpetto al Monviso, si è rinnovata durante l’ultimo fine settimana del mese di giugno una manifestazione incentrata sulla diversità linguistica che riunisce scrittrici e scrittori contraddistinti dall’utilizzo di lingue indigene e provenienti dai cinque continenti.

Nella sua storia il Premio ha valorizzato fino ad oggi 88 autori con riferimento a 47 lingue che vengono definite minoritarie, ma che riescono determinanti all’interno di una serie di originalissime esperienze culturali.

L’iniziativa, avviata nel 2008, rientra a pieno titolo nel Decennio Internazionale per le lingue indigene promosso dall’UNESCO per il 2022-2023 ed ha permesso di consolidare nel corso degli anni una fitta rete internazionale di autori e sostenitori della diversità linguistica, offrendo così sguardi e prospettive diverse sul mondo.

La conoscenza reciproca costituisce un formidabile antidoto nei confronti di preconcetti culturali dai quali discendono non di rado atteggiamenti di intolleranza destinati talvolta a degenerare in contrapposizioni armate, come quelle alle quali stiamo purtroppo assistendo.

Per quanto riguarda poi la sezione Minoranze linguistiche storiche presenti in Italia il premio è stato assegnato a Stefen Dell’Antonio Monech, presentato da Sabrina Rasom direttrice dell’Istituto Culturale Ladino Majon di Fascegn, e da poco confermata nel suo incarico a conclusione di un primo intenso mandato.

La motivazione della Giuria fa riferimento all’impegno genuino e profondo messo in luce dal Dell’Antonio nella promozione e divulgazione della lingua ladina attraverso la musica, la letteratura e il teatro. Il Premio vuole essere inoltre un riconoscimento per le numerose Mascherèdes con le quali l’interprete dell’anima ladina ha dato
continuità alla tradizione popolare che annovera il Carnevale di Fassa tra i più caratteristici dell’intero arco alpino.

Stefen è una persona poliedrica che fa della vita quotidiana una testimonianza attiva della sua identità, legandola all’ambiente di montagna e alla sua cura e traducendola in arte letteraria. Nel corso della intensa tre giorni, e in particolare in occasione dell’apposito spazio a lui riservato, l’autore ha avuto l’opportunità di confermare in modo brillante quanto scritto dalla Giuria con la lettura dei propri testi, con delle riflessioni spontanee e con la musica con la quale ha concluso un intervento molto
apprezzato.

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