von fpm 04.07.2024 10:00 Uhr

Lavoro congiunto per aumentare il personale nell’ambito sociosanitario

La Provincia di Bozen sta lavorando per contrastare la carenza di personale in questo settore ampliando l’offerta di programmi di formazione e perfezionamento in servizio con i finanziamenti del FSE+.

foto pixabay, elaborazione grafica fpm

Chiunque voglia formarsi come assistente sociosanitario può usufruire dei programmi di formazione (part-time) offerti dalle Scuole provinciali per le professioni sociali o da enti di formazione privati.  L’assessora provinciale all’Europa Magdalena Amhof ha informato la Giunta provinciale dell’invito pubblico a presentare proposte di progetto per interventi per la qualificazione e riqualificazione di figure professionali operanti nel settore sociosanitario. Già nel 2022/23 numerosi interessati hanno usufruito di questa offerta formativa del Fondo Sociale Europeo e hanno partecipato da privatisti all’esame abilitante presso le Scuole professionali per le professioni sociali “Hannah Arendt” ed “Emmanuel Levinas”. Il Fondo Sociale Europeo Plus mette a bando fondi per un importo pari a due milioni di euro. Gli enti di formazione accreditati presso il FSE e interessati a partecipare al bando hanno tempo fino al 12 luglio alle ore 12.00 per presentare le proposte di progetto. “L’Europa crea così un valore aggiunto significativo per la società altoatesina, poiché i programmi di formazione aggiuntivi permetteranno di attrarre specialisti ben preparati nel settore dell’assistenza, di cui abbiamo urgente bisogno“, ha sottolineato l’assessora Amhof.

Soddisfatta della misura anche l’assessora provinciale al Sociale Rosmarie Pamer. “La misura finanziata dal FSE è un sostegno importante che, insieme ai programmi offerti dalle due Scuole professionali provinciali del settore sociosanitario e da fornitori privati, dovrebbe contribuire a preparare e formare bene i futuri operatori sociosanitari. Gli specialisti ben formati sono essenziali se vogliamo continuare a offrire, anche in futuro, un’assistenza di qualità e incentrata sulle persone“, ha sottolineato Pamer, che rimarca come la formazione iniziale e continua rappresenti un obiettivo importante del lavoro all’interno del proprio Dipartimento, insieme al miglioramento generale delle condizioni quadro per le professioni sociosanitarie.

Il bando FSE è stato preparato in stretta collaborazione tra le due Ripartizioni Europa e Affari sociali e le Sovrintendenze scolastiche, in coordinamento con le Scuole professionali provinciali per le professioni sociali.

Oltre agli enti di formazione accreditati dal FSE, anche i futuri datori di lavoro, ovvero le residenze per anziani e le strutture sanitarie, sono coinvolte nelle misure di formazione, in quanto le proposte progettuali per i corsi di formazione devono includere uno stage di 450 ore.

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