von mas 03.07.2024 14:45 Uhr

CCIAA: fatturato e export rallentano

Nel corso del 2023, l’andamento dell’economia trentina ha registrato un peggioramento rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal
quadro elaborato dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento sulla base dei dati più rilevanti, raccolti nella pubblicazione
“Note sulla situazione economica in provincia di Trento-2023”

Symbolbild Wendel Pixabah

Complessivamente, nel 2023 il fatturato delle imprese trentine è cresciuto del 4,4% rispetto all’anno precedente. Si registra tuttavia una frenata del trend di crescita, se si considera che nel 2022 il fatturato
era aumentato dell’11% sull’anno prima. A fine anno, il quadro d’insieme è risultato particolarmente incerto, con il perdurare delle difficoltà per i settori più esposti ai mercati internazionali – come il
manifatturiero e commercio all’ingrosso – e un buon andamento, invece, per i comparti che maggiormente dipendono dalla domanda locale – come il commercio al dettaglio e i servizi alle imprese.

Sempre con riferimento al 2023, le esportazioni trentine hanno raggiunto il valore record di 5,3 miliardi di euro, con un aumento del 3,6% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, nonostante la performance sia positiva, la crescita rimane inferiore a quella registrata
dall’export nel 2022 (+16,3%). Le importazioni hanno invece segnato un calo del 4,9% per un valore di 3,7 miliardi di euro. La bilancia commerciale si è dunque chiusa con un saldo positivo pari a
1,6 miliardi di euro.

I dati sull’occupazione rilevano un aumento dello 0,5%, anche se negli ultimi mesi dell’anno si è verificata una leggera contrazione.

L’opinione degli imprenditori trentini riguardo la situazione in prospettiva (a un anno) della propria azienda ha subito un’evoluzione positiva in corso d’anno. All’inizio della scorsa estate i giudizi
esprimevano considerazioni prevalentemente negative, che però sono andate migliorando verso la fine del 2023.

L’indice del clima di fiducia dei consumatori trentini è passato dai -6,6 punti di febbraio ai -26,4 punti di novembre, un calo dovuto essenzialmente alle tensioni inflazionistiche e gli alti tassi di interesse che hanno continuato a pesare sul potere d’acquisto dei cittadini. In particolare, negli ultimi mesi dell’anno, incertezza e cautela hanno caratterizzato i giudizi dei consumatori, che hanno espresso preoccupazione sia riguardo alla situazione economica personale sia rispetto all’andamento dell’economia locale.

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