von fpm 30.06.2024 16:00 Uhr

Chiare, fresche, dolci acque

Disputa sul libero accesso al Kalterer See

Foto Pixabay, elaborazione grafica fpm

Nonostante la raccolta di 6.300 firme per l’accesso gratuito al Kalterer See, non c’è alcuna concessione. Il comune punta a convertire l’ex area militare sulla riva sud-est in un biotopo senza accesso pubblico. Questo porta a un notevole risentimento tra i proponenti, che insistono sul libero accesso, come è comune in altri laghi – come in Trentino. Le discussioni continuano, mentre la maggioranza in consiglio comunale e gli interessi dei proprietari privati continuano a creare ostacoli. Uno dei più grandi sostenitori del libero accesso al lago è l’associazione per la protezione dei consumatori Robin. L’associazione protesta a gran voce contro il progetto del comune di Kaltern di costruire un sentiero naturalistico sulla spiaggia militare del Kalterer See, che è stata recentemente trasferita alla provincia del Südtirol, senza fornire libero accesso al lago per la popolazione. “Il Kalterer See appartiene alla provincia del Südtirol e quindi a tutti i suoi cittadini. Da decenni ci sono richieste corrispondenti da parte della lista dei villaggi di Kaltern e di vari altri attori. Nel vicino Trentino c’è libero accesso al lago ovunque. Perché non con noi? L’acqua fresca dovrebbe essere riservata solo ai turisti facoltosi?”, chiede Robin.

Walther Andreaus, amministratore delegato onorario di Robin, esprime la sua indignazione: “Il settore pubblico deve pensare al futuro e, ad esempio, garantire alla popolazione locale l’opportunità di rinfrescarsi gratuitamente e riservare il Kalterer See ai turisti non facoltosi e alla gente del posto. Per noi sembra che stia diventando sempre più normale pagare un sacco di soldi per beni pubblici, ma basta guardare al Centro e Nord Europa per trovare molte piscine pubbliche liberamente accessibili, laghi e spiagge comunque. Alla luce delle temperature sempre più calde, abbiamo bisogno di accedere agli impianti di raffreddamento più urgentemente che mai“.

È inaccettabile che i cittadini del Südtirol siano esclusi dal proprio lago“, ha continuato Andreaus. “Chiediamo alla Provincia e al Comune di Kaltern di riconsiderare i loro piani e garantire l’accesso a tutti i cittadini. I beni pubblici non dovrebbero servire gli interessi di pochi, ma il benessere di tutti“. Robin invita tutti i cittadini a firmare la petizione, a cui www.robinreport.it è possibile accedere tramite la homepage. “Alcuni sostenitori della petizione hanno già annunciato che boicotteranno Kaltern fino a quando non sarà realizzato il libero accesso al più grande lago balneabile dell’Südtirol. La lotta per il libero accesso al Kalterer See è tutt’altro che finita“, afferma Andreaus.

Con questa protesta, Robin non si rivolge solo contro il Comune di Kaltern e la Provincia, ma anche contro una politica che sta privatizzando sempre più i beni pubblici e quindi rendendo più difficile l’accesso per la popolazione. È tempo che i responsabili riflettano e rendano il Kalterer See accessibile a tutti“, conclude.

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