von mas 17.06.2024 14:45 Uhr

Quote rosa per la Giunta Regionale?

La Prima Commissione approva il  disegno di legge

Chance - Symbolbild Pixabay

La Prima commissione legislativa del Consiglio Regionale nei giorni scorsi ha preso in esame il disegno di legge , “Donne nella giunta regionale“,  Un testo presentato dai consiglieri Foppa, Rohrer, Coppola e Oberkofler  in data 14 febbraio a cui hanno aggiunto le loro firme i consiglieri regionali Rieder, Demagri, Maule, Calzà, Stanchina, Ploner Franz, Köllensperger, Malfer, Maestri, Parolari, Franzoia, Ploner Franz, Manica, de Bertolini, Repetto, Valduga e Zanella.

La proponente Brigitte Foppa (Verdi)  ha ricordato come si tratti di un tema che si sta cercando di portare avanti da molti anni e che un organo esecutivo la rappresentanza di genere vada garantita. In occasione delle elezioni dei due consigli provinciali del 2023 sono state elette 14 donne nel Consiglio provinciale di Trento e 10 in quello di Bolzano. Il Consiglio regionale comprende quindi 24 donne su un totale di 70 componenti. L’attuale quadro legislativo non prevede una quota di genere obbligatoria o quantomeno vincolante per la composizione della giunta regionale. Questo cambierà se verrà approvato il presente disegno di legge –  ha concluso Foppa.

L’articolo 1 del disegno di legge regionale prevede l’applicazione alla giunta regionale delle disposizioni della Provincia di Bolzano relative alla rappresentanza dei generi nell’organo esecutivo, ovvero la rappresentanza proporzionale in giunta e meccanismi di arrotondamento.

In discussione Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha ricordato come “nella scorsa legislatura alcuni abbiano detto che un intervento legislativo di questo tipo non serviva, ma i fatti hanno poi dimostrato il contrario”.

Francesco Valduga (Campobase) ha detto di “essere a favore di un disegno di legge che possa indurre un diverso atteggiamento culturale”.

Antonella Brunet (Noi Trentino per Fugatti presidente) ha osservato come “alle donne spetti sempre dover dimostrare di più nelle proprie attività  e dunque questo disegno di legge serve per fare cambiare la situazione”.

Walter Kaswalder (Patt – Fassa)  ha spiegato di „non essere contrario a questa legge ma di essere convinto che vada rispettata comunque la volontà popolare“.

Michela Calzà (Pd) ha aggiunto come „in Europa si lavori da tempo per politiche di eguaglianza di genere, ma che lo scenario italiano in ambito politico sia tutt’altro che ottimale“.

Harald Stauder (Svp) ha chiosato come „la Svp abbia messo la propria firma sulla legge in discussione e che in qualche caso si possano dare delle indicazioni per favorire la parità di genere”.

La proposta di legge e’ stata quindi messa in votazione dal presidente Bisesti ed approvata all’unanimità dalla Prima commissione.

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