Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (23)

Come si è rilevato nelle precedenti “puntate”, è uso comune dividere le aree alloglotte della provincia di Trento in due gruppi: il primo interessa gli stanziamenti cosiddetti cimbri sugli altipiani fra l’Adige e la Brenta che si riallacciano a quelli veneti dei VII Comuni Vicentini e dei XIII Comuni Veronesi, il secondo riguarda l’oasi Pèrzense che viene allargata fino alle colonie della bassa Valsugana o, per esteso, Valsugana. Accertato che Palai en Bersntol (Palù del Fèrsina) non dipese mai giuridicamente da Pèrzen (come invece fu il caso delle altre località mòchene) ma da Caldonazzo, forse si dovrebbe fare una classificazione scientifica di separare i Mòcheni dai Paludani e di riunire piuttosto in un’unità storica i due stanziamenti al nord e al sud del Passo della Portella che unisce Palai con Ronzégno. I cognomi che denominano per lo più masi, ma anche boschi, prati, campi, sono anch’essi in parte di provenienza cimbra e in parte mòchena. D’altra parte, una caratteristica delle aree alloglotte trentine è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano e nelle zone cimbre e in quelle mòchene e nei VII e nei XIII Comuni del Veneto.
Ciò è dovuto alle immigrazioni interne non solo di coloni e di minatori, ma anche di artigiani. Per un lungo periodo gli artigiani in Valsugana furono per lo più tedeschi, vedi le voci valsuganotte píntre “bottaio”, dal tedesco Binder, Fassbinder e slóssar “magnano” dal tedesco Schmied, (lo stagnino, il fabbro), tíslar “falegname”, dal tedesco Tischler ecc. (ma il discorso è evidentemente valido per tanta parte della provincia di Trento nei cui nei rispettivi dialetti i vari lemmi erano presenti anche se con varianti e spesso sono tuttora usati). I cognomi di origine cimbra, secondo alcuni approfondimenti, inoltre non sarebbero venuti dalle aree cimbre trentine ma in buona parte direttamente dal Vicentino (come Prèner di Ronchi Valsugana).
Per quanto riguarda il significato dei cognomi fino ad ora indicati, Mòrghen (originario di Bruneck; a Palai è attualmente estinto) rimanda, come è ovvio, al tedesco Morghen “mattino”, qui probabilmente nel senso di misura arativa, cioè “di quanto una persona può arare in una mattinata”. Slòmp (a Palai anche nella forma Slomper) deriva dal tirolese schlåmp, schlåmper “cialtrone, sciatto”: quindi in origine era un soprannome.
Un soprannome, derivato dal nome del mestiere, era anche Bèber, parallelo al tirolese Weber, omonime voci mòchena e cimbra per “tessitore”. Spécher deriva dal medio alto tedesco Specke, “la via che attraversa la palude”: quindi in questo caso sarà stato il toponimo a generare il cognome; come è anche il caso di Bìser, corrispondente al tirolese Wieser, Wiser che deriva dal medio alto tedesco Wise “prato” (bis, bisa in cimbro e bis in mòcheno). (continua)






