I resti di Cima Cady saranno tumulati a Castel Dante

I soldati di Cima Cady
I lettori sicuramente ricorderanno questo pezzetto della nostra storia. Si tratta dei corpi di dodici soldati del nostro esercito – quello imperiale – caduti sul fronte tirolese durante la durissima offensiva detta Unternehmen Lawine / Operazione Valanga del 12-13 giugno 1918, sepolti in una fossa comune al Passo del Tonale, e riscoperti nell’estate di due anni fa. Riscoperti anche grazie alla testardaggine di Sergio Boem che nel diario del nonno, ufficiale dell’esercito italiano, aveva trovato il racconto della sepoltura di novantaquattro soldati “nemici” rimasti sul campo di battaglia dopo la ritirata delle nostre truppe.
Per chi avesse dimenticato i dettagli, ecco qui i link ad una serie di articoli di UT24 sulla vicenda:
UN NOME PER I SOLDATI DEL TONALE
La prima tumulazione a Castel Dante
Da quanto avevamo appreso da fonti della Österreichisches Schwarzes Kreuz, la Croce Nera Austriaca, in particolare dalla sede operativa del Vorarlberg (quella solitamente “competente” per la parte occidentale della provincia di Trento, dal Tonale fino alle Giudicarie), la tumulazione dei resti – per i quali era stata accertata l’appartenenza all’esercito austriaco – avrebbe dovuto avvenire nel Soldatenfriedhof di San Rocco a Pejo a settembre, in occasione della tradizionale cerimonia di commemorazione annuale.
Invece (per vie traverse) oggi ci è pervenuta una copia dell’invito emanato dal Comandante del 2° Reggimento Genio Guastatori “Alpini”, dove si annuncia che la cerimonia di prima tumulazione (NdR nel senso che è provvisoria e che poi ce ne sarà una seconda?) si terrà giovedì 7 marzo alle ore 10.00 presso il Sacrario Militare di Castel Dante. Oltre ai resti dei 12 militari austriaci del Tonale, ci risulta che verrà tumulata anche la salma di un soldato italiano rinvenuta in Valsugana.
Le nostre prime perplessità nascono nel leggere e osservare l’invito, con quel fregio tricolore sotto al testo: ma le salme che verranno tumulate non facevano tutte parte del regio esercito italiano. Quindi, perchè questi colori? Perchè sempre ed ancora questa retorica, invece di cercare di uscirne fuori, utilizzando – potrebbe essere un’idea, era stata lanciata ancora ai tempi di quel Centenario in parte veramente mal riuscito – i colori dell’Europa non in quanto simbolo di un’unione di banche ma di una pacifica comunità di Popoli e Regioni?
Non sappiamo poi chi sia stato ufficialmente invitato alla cerimonia e chi vi parteciperà, ma sappiamo di certo chi non è stato invitato, chi non ne sapeva nulla fino a stamattina, chi non sarà presente. E qui nascono le nostre seconde perplessità.
Non ci sarà il colonello Erwin Fitz, dirigente della sede operativa della Schwarzes Kreuz del Vorarlberg che per le salme ritrovate al Tonale aveva auspicato – come da prassi ormai consueta – una sepoltura al cimitero di Pejo, e che aveva già iniziato a prendere i primi necessari contatti sul territorio per una cerimonia a settembre
L’invito alla tumulazione di Castel Dante non è pervenuto al Welschtiroler Schützenbund, solitamente sempre coinvolto e presente in queste occasioni, come confermato dal Landeskommandant Enzo Cestari.
Anche Sergio Boem, lo “scopritore” dei soldati austriaci sepolti dall’esercito italiano al Tonale, autore del libro “94 stelle alpine – 1918, i dimenticati di Cima Cady” ha scoperto casualmente stamattina che la cerimonia di sepoltura sarà fra tre giorni, ed ha espresso il suo … diciamo sconcerto in un post social: “Apprendo ora e solo per vie traverse, che i caduti individuati e segnalati caparbiamente a Cima Cady, verranno tumulati a Castel Dante giovedì alle 10. Non commento oltre per amor di Patria.”
Tanta ... "perplessità" ...
Tutto questo ci lascia alquanto perplessi, per non dire altro. Facciamo nostre le considerazioni che Franz Brunner Pozzi – anche lui come Boem – ha affidato ai social.
Un'ultima considerazione
A proposito del Sacrario di Castel Dante quale luogo deputato al memoriale dei nostri caduti, quelli tirolesi di lingua italiana che indossavano la montura della patria austriaca, la “montura giusta”, che qui sono tumulati come “redenti” (ma da chi e da cosa?): siamo davvero sicuri che questo davvero il luogo più indicato? Noi non abbiamo dubbi in proposito: no, non lo è assolutamente.
