Tradizioni: 3 febbraio, San Biagio

La tradizione familiare
San Biagio – St. Blasius – Sàn Biasi
Dopo San Biagio, l’inverno ci lascia adagio adagio
Sankt Blasius ist auf Trab und stößt dem Winter die Hörner ab
Da Sàn Biasi ‚l frét el và adàsi
La tradizione famigliare
Il 3 febbraio in famiglia si mangia lo “zelten de San Biasi”, quel pezzetto di dolce natalizio tradizionale conservato a parte, in luogo riparato, fin dal giorno di Natale. Va masticato e ingoiato pian piano perché indurito, e aiuterà a preservare la gola dai mali, anche grazie all’intercessione del santo.
Si è soliti in questo giorno recarsi alla Messa o alla funzione, dove il sacerdote o il diacono accostano alla gola di ogni fedele, sotto il mento, due candele incrociate, unite da un nastro rosso, pronunciando la preghiera di benedizione: „Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen“.
Alla Messa si porta anche un pane che si farà benedire dal sacerdote e che verrà consumato a casa al ritorno, invocando San Biagio perché ci preservi dall’incastrarsi di lische di pesce nella gola, pericolose per la respirazione






