von mas 21.01.2024 17:00 Uhr

La benedizione del sale

A Lover l’arcivescovo emerito Bressan ha benedetto il sale nella solennità di sant’Antonio abate – Da parte nostra, un unico appunto, il solito:  PERCHE‘?

L’arcivescovo emerito, mons. Luigi Bressan, è intervenuto  a Lover alla celebrazione per sant’Antonio abate, mercoledì 17 gennaio,  per la tradizionale benedizione del sale.  Un rito antico, che risale alla fine dell’Ottocento, tornato attuale grazie alla cooperativa di consumo inaugurata alla fine di giugno 2023 proprio a Lover. A fianco di monsi. Bressan erano presenti anche don Carlo Crepaz e don Daniele Armani.

Una quindicina di anni fa, a Sporminore  si era riportata alla luce una tradizione celebrata nelle pagine del libro verbale dell’anno 1896 dell’allora Famiglia Cooperativa di Campodenno: “Dopo aver suonato le campane del mezzodì e aver consumato il frugale pasto delle ore undici ci ritroviamo in piazza, davanti alla Famiglia Cooperativa, per la benedizione del sale”.

Mercoledì scorso, lo spazio antistante l’ingresso del punto vendita di Lover della cooperativa di consumo ha ospitato gli interventi di Valentino Paternoster, presidente della Famiglia Cooperativa, e dei rappresentanti istituzionali che hanno sottolineato l’importanza di queste iniziative per mantenere attuali e valorizzare le tradizioni delle nostre comunità.

Il sale benedetto, hanno spiegato gli organizzatori, veniva consumato dal bestiame perché diventasse forma di prevenzione dalle malattie. La cerimonia religiosa era molto sentita tenuto conto che il bestiame era la principale fonte di reddito perché cibava le famiglie ed era forza motrice per la lavorazione della terra.

Quanto raccolto dalle offerte per l’acquisto di una o più confezioni di sale benedetto sarà devoluto all’Associazione Amici del Madagascar.

Da parte nostra non possiamo che rallegrarci per l’iniziativa che, appunto,  vuole „mantenere attuali e valorizzare le tradizioni delle nostre comunità“. 

Appunto per questo, una volta di più, ci domandiamo PERCHE‘?

PERCHE‘ i rappresentanti istituzionali delle comunità indossano la fascia tricolore, simbolo del Sindaco in quanto ufficiale e rappresentante del governo italiano?

PERCHE‘ in questa occasione, in cui protagonista è la comunità con la sua storia, la sua tradizione, la sua identità, non si è invece optato per indossare il medaglione, per sottolineare – insieme a tutto questo – il ruolo del sindaco in quanto capo dell’amministrazione comunale e quindi rappresentante dei propri concittadini?

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