I Trapp. Storia di una famiglia del Tirolo. Il Castello di Beseno 2 (10)

Dopo la morte di Barbara di Matsch, avvenuta nel 1503, la fortezza di Beseno era passata al figlio maggiore Giacomo ed ai fratelli Giorgio e Carlo. Mentre Giacomo preferì a Beseno la residenza della Churburg, Giorgio e Carlo, dopo la fine della guerra contro Venezia, avevano avviato la ristrutturazione di Beseno. Ma un terribile incendio, avvenuto nel 1513, aveva in parte distrutto la loro opera. Poco tempo dopo comunque iniziarono la ricostruzione. Alla morte di Carlo i lavori di ripristino della fortezza furono presumibilmente portati avanti da Osvaldo I.

È importante ricordare, nella storia dei Trapp a castel Beseno, la lotta per il predominio su Folgaria che nel 1440 aveva ottenuto dal Doge Francesco Foscari, l’indipendenza da Beseno.  Con il dominio sull’altipiano di Folgaria i Trapp avrebbero creato un continuum territoriale con i loro possedimenti di Caldonazzo, per cui i diverbi e le cause tra i Trapp e la comunità di Folgaria durarono quasi due secoli fino a concludersi nel 1693 con la dichiarazione di indipendenza di Folgaria da Beseno. Negli anni immediatamente successivi i Trapp, nella persona di Giorgio Sigismondo dovettero persino sopportare le minacce armate dei Castelbarco che rivendicavano il feudo di Beseno.

L’ultimo dei Trapp che risiedette a Beseno fu Gaspare Ignazio morto nel 1794. Il passaggio della fortezza alla linea principale di Churburg fu conseguenza dell’estinzione del ramo trentino. Ma nessuno dei Trapp vi abitò più stabilmente ed il castello si avviò un desolante deperimento, accentuato nel momento in cui, nella seconda metà dell’800, fu privato di vaste superfici di tetto e giunto al suo culmine durante la guerra a del 1914-1918 quando una guarnigione militare che vi era insediata bruciò l’impalcatura lignea che restava.

Nel 1072 la famiglia Trapp fece un atto di donazione da parte del conte Oswald Trapp e della contessa Maria Bossi Fedrigotti, alla Provincia autonoma di Trento ed iniziò un lento ma straordinario graduale recupero e restauro, sia degli esterni che degli ambienti interni. (continua)