von mas 04.03.2023 18:00 Uhr

Un libro al mese: “Prontuario dei nomi locali dell’Alto Adige” – 1

Presso la Bibioteca della Regione è conservata una copia del “Prontuario” di Ettore Tolomei.  Abbiamo estratto alcune parti dall’introduzione, che riteniamo particolarmente illuminanti:  “…affermare, fino all’ultimo casolare, il sigillo perenne del nazionale dominio…”

La nomenclatura delle nuove provincie

Nell’atto di riprendere il proprio suolo fino ai termini sacri, di riunire alla patria i lembi avulsi della Regione Veneta,  in parte inquinati nei secoli da genti straniere, l’Italia doveva affermare il suo diritto e il suo genio,  re-imprimendo con tutti i nomi dei monti e delle acque, delle città e dei paesi fino all’ultimo casolare, il sigillo perenne del nazionale dominio.

Fondato sui principi di libertà e di giustizia, lo stato italiano, che sa trattare con equità e con amore i cittadini suoi d’altro idioma lasciando al tempo e ai coefficenti geografici ed economici l’opera della reintegrazione a venire, vuole e deve dare subito al mondo la coscienza della salda e immutabile pertinaenza delle provincie nuove al Paese,  e subito farla evidente, con la nomenclatura dei luoghi, con tutto ciò che è scritto, stampato, pubblico ed appparente in pubblico.

Ciascuna delle regioni che l’Italia ha riconquistato, possiede, accanto alla nomenclatura straniera, dagli stranieri imposta e diffusa, una nomenclatura nostra, in parte antica e sopravvivente,in parte ricostituita da benemeriti studiosi e pionieri dell’italianità,  in parte nascente sotto l’impulso dei felici eventi odierni e tutta accertata, raccolta, ordinatamente disposta in questi Prontuari toponomastici, base e strumento della cartografia,  che dovrà divulgarla

La toponomastica dell'Alto Adige

L’Alto Adige contiene paesi e territori di lingua e toponomastica italiana (compresi quelli della parlata ladina) – altri di lingua tedesca – altri bilingui e di nomenclatura doppia,

E’ una regione vastissima, di straordinaria varietà d’aspetti fisici, ciò che dovette naturalmente dar luogo a una geonomastica delle più complicate e diverse.

Salendo dai fertile piano del fiume, dai colli di Bolzano coronati di cipressi ed olivi, per le vigne e i castagneti del  Meranese e di Val d’Isarco fino alle praterie e alle selve della Pusteria e della Venosta,  ai recessi più al pesti contigui alle nevi della Gran Catena, la regione dell’Alto Adige presenta un’infinita ricchezza di parvenze – d’ogni forma e potenza alture e corsi di acque, d’ognivegetazioni, culture ed abitanti –  onde l’onomastica dei luoghi trae origine e nascimento.

La toponomastica dell’Alto Adige indica e rispecchia i periodi principali della sua storia e i tre capitoli strati della sua civiltà;  l’italico –  cioè dall’immigrazione dell’elemento mediterraneo dalla pianura padana nelle valli e nei monti atesini formandovisi quei più antichi  nomi localiche vennero poi chiamati retici (dei quali si tentò parzialmente il ravvicinamento a forme liguri ed etrusche;  il romano – o dei nomi latinizzato e delle nuove località con nomi latini mano a mano che la cultura del suolo e la latinità trionfante penetrarono dalle maggiori nelle valli minori e fin nelle più alpestri solitudini; il tedesco –  quando l’elemento italico- romano dette luogo,  nel medioevo,  alle invasioni barbariche e con esse ai nuovi nomi locali accanto ai quali però sopravvissero più o meno modificati gli antichi.

Il Prontuario non comprende il Trentino, Ampezzo e Livinallongo...

Il Prontuario non comprende,  per ragioni evidenti,  nè il  Trentino dove migliaia e migliaia di nomi della Carta militare austriaca sono gli stessi nomi nostri, che quindi si andrebbero a ripetere nell’identica fomra,  nè  per le ragioni stesse Ampezzo e Livinallongo, valli  che al Tirolo appartenevano politicamente e idro graficamente spettano al bacino della Piave, state poi aggregate alla provincia di Belluno; la loro nomenclatura ufficiale è già tutta italiana.

Ben sarà opportuno e molto desiderabile un breve lavoro a parteper  presentare in forma corrett, a secondo l’uso paesano,  un certo numero di nomi locali del Trentino, d’Ampezzo e di Livinallongo che le carte militari austriache danno svariati.

E’ anche necessario estendere il rifacimento toponomastico, quale abbiamo qui compiuto per l’alto Adige, ai territori di quei pochi  comuni del Trntino che hanno o ebbero popolazione tedesca e ne conservano le tracce nell’onomastica locale.

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