von mas 22.01.2023 18:00 Uhr

“Il violino di Auschwitz”

Venerdì 27 gennaio, alle 21 al teatro di Nago, andrà in scena il concerto “Il violino di Auschwitz”  con il gruppo musicale folk Barabàn

Anche ad Auschwitz, Terezìn e Mauthausen si suonava, si cantava e si componeva musica. Di fronte alla sola prospettiva della morte, i musicisti non rinunciavano alla loro passione, arrivando ad allestire orchestre, come ad Auschwitz, scrivendo note nelle condizioni più disperate, componendo ninna nanne da cantare ai bambini ormai sulla porta della camera a gas, come la straordinaria Wiegala scritta da Ilse Weber morta, insieme al figlio Tommy, nell’ottobre ’44 ad Auschwitz.

Nei lager  la musica ha avuto un ruolo di esaltazione dell’orrore e dell’annientamento della dignità umana. Era continuamente suonata scandendo i ritmi dei prigionieri durante le marce verso i campi di lavoro, nelle adunate, durante le esecuzioni e per l’intrattenimento degli ufficiali. Per i detenuti fare musica significava ritrovare la dignità violata e, in molti casi, vivere.

Il concerto presenta un’emozionante sequenza di canti composti da deportati nei campi di concentramento di Terezìn e Mauthausen (Wiegala, Asma Asmaton) melodie e danze della tradizione yiddish, canzoni contro la guerra  e contro l’indifferenza e l’apatia: fanno da colonna sonora a testimonianze di sopravvissuti ai campi di sterminio, immagini dei lager nazisti, spezzoni di film sulla Shoah.

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