von mas 07.08.2022 18:59 Uhr

Un nome per i soldati del Tonale

Sarà possibile identificare i 12 soldati del nostro esercito trovati sepolti in una fossa comune al Passo del Tonale? Difficile, certo,  ma non impossibile.  Forse abbiamo una piccola traccia … 

I resti dei 12 soldati austriaci ritrovati al Tonale (Foto PAT)

Passo del Tonale, 13 giugno 1918: nel suo diario,  un ufficiale del Regio Esercito italiano, annota un avvenimento che lo ha profondamente colpito: la sepoltura dei resti di 94 soldati dell’esercito nemico, rimasti sul campo dopo  una cruenta battaglia.  Sergio Boem è il nipote di quell’ufficiale e da tempo segue i fili di questo pezzetto di storia,  e lo fa con passione, impegno e pure tanta testardaggine-

La sua perseveranza  ha permesso  di dimostrare  che l’informazione  del diario era vera. Nei giorni scorsi l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, in accordo con il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti del Ministero italiano della Difesa – che ha la competenza esclusiva  del recupero s di resti umani appartenenti a soldati –  ha trovato dodici corpi scheletrizzati sepolti in una fossa comune sopra il Passo del Tonale. Grazie agli  elementi dell’equipaggiamento personale, fra cui ramponi, scarponi, custodie di maschere antigas, strumenti e altri oggetti, i resti sono stati subito identificati come appartenenti al nostro esercito.

Ma si potrà dare un nome ai soldati caduti? E magari informare i discendenti che sono stati trovati…  E‘ quello che speriamo sempre accada anche ai tanti dei nostri nonni, perduti  sui diversi fronti della prima guerra e che non siamo ancora riusciti a ritrovare. Che qualcuno li trovi e ce lo faccia sapere..

Difficile, dicevamo, ma non impossibile. Forse abbiamo una traccia.

La base della nostra ricerca sono stati i registri dei Curati Militari dell’esercito imperiale, custoditi  presso l’Österreichisches Staatarchiv a Vienna.   In quei registri – solo in parte   visionabili online ed  in ordine inesorabilmente sparso  – sono registrati con precisione tutta mitteleurepea i singoli atti di morte: completi di reggimento, compagnia, grado, nome e cognome, luogo di nascita e di residenza, età, religione, mestiere;  inoltre, ci si possono trovare il luogo ed il giorno del decesso, la causa, i nomi ed il grado dei testimoni,  la somministrazione o meno della benedizione al defunto, il luogo di seportura, il nome del curato cattolico o evangelico, del rabbino o dell’iman presente alla sepoltura.

Abbiamo trovato i dati di diversi soldati caduti in quel 13 giugno 1918 al Passo del Tonale – Monticelli – Bezirk Cles, Tirol.   Soldati provenienti da diversi luoghi della doppia monarchia: da Vienna, dalla Moravia, dalla Niederösterreich, da Vienna, dall’Ungheria.   La maggior parte dei caduti sono stati sepolti presso il Werk Strino; uno „nei prati di Monticello“.

E poi abbiamo trovato tre annotazioni che ci hanno particolarmente colpito: sono tutti e tre soldati  moravi   facevano parte del k. u. k. Feldjägerbattaillon n. 17; due sono Landsturmjäger. il terzo un Leutnant, un tenente.  Il più vecchio ha 28 anni, il più giovane solo 22.   Sono morti in battaglia ed i loro corpi sono „wegen Rückzug unbeerdigt zurückgeblieben“ – rimasti insepolti causa ritirata.   

Forse i loro corpi sono stati raccolti dai soldati nemici, quelli che li avevano uccisi in battaglia e che poi  – in un atto di estrema pietà, come spesso avveniva quando l’umanità nonostante tutto tornava a prendere il sopravvento  –  hanno dato loro l’ultima sepoltura.

Potrebbero essere tre dei dodici ritrovati nei giorni scorsi? Forse chissà…  

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite