La Venere di Willendorf potrebbe provenire da Ala

La Venere di Willendorf è una statuetta di donna alta 11 cm d’altezza, detta anche donna di Willendorf. La figura, scolpita in pietra calcarea e dipinta in ocra rossa è risalente al 24.000-22.000 a.C.
L’opera, raffigurante un fisico femminile formoso, è una delle più famose statuette paleolitiche, dette veneri paleolitiche avendo metaforicamente retrodatato la venere mitologica di molti millenni, è attualmente in esposizione al Naturhistorisches Museum di Vienna.
La pietra dalle arrotondate forme femminili, che fu ritrovata in Austria, nel paese di Willendorf, a inizio ‚900, secondo un recente studio interdisciplinare di archeologia e geologia, potrebbe provenire dalla zona compresa fra il Monte Baldo e i Lessini.
Lo studio, nello specifico, portato avanti dall’Università di Vienna e pubblicato lo scorso 28 febbraio sulla rivista „Scientific Reports“ indica che il manufatto è stato analizzato nel dettaglio ma in maniera virtuale nell’interno della statuetta grazie all’utilizzo di una sofisticata tecnologia assolutamente non invasiva. Il tutto attraverso una radiografia ad alta risoluzione con la tecnica della tomografia microcomputerizzata. Una volta identificati nel dettaglio il tipo di pietra e i fossili di conchiglie che conteneva, è stata condotta una ricerca per mappare le strutture geologiche più simili a quella in esame.
Lo studio ha portato alla conclusione che la pietra con cui è stata realizzata la venere di Willendorf , un calcare oolitico, proviene probabilmente dalla zona compresa fra il Monte Baldo e i Lessini, arrivando ipoteticamente a circoscrivere ancora di più la zona di provenienza: la Sega di Ala, località già nota, tra l’altro, per aver restituito tracce della frequentazione umana in epoca paleolitica.
Dal momento che non si tratta di un materiale prezioso non è pensabile che sia stato cavato e trasportato per centinaia di chilometri per poi essere scolpito lungo il Danubio. Considerati anche lo stile di vita, la densità abitativa e il clima dell’epoca (siamo ancora all’interno dell’ultima era glaciale) possiamo realisticamente ipotizzare, invece, che la Venere di Willendorf sia stata realizzata proprio qui, nel basso Trentino o nell’alto veronese e poi successivamente trasportata altrove seguendo gli spostamenti di bande di cacciatori-raccoglitori nell’arco di un tempo probabilmente molto lungo. Sarà verosimilmente passata di mano in mano innumerevoli volte fino a raggiungere infine le rive del Danubio nei pressi dell’odierna piccola frazione austriaca di Willendorf in der Wachau.






