Ich, Kerschbaumer – 24 luglio 1961

C’è stato uno strano caso che ha coinvolto il 54enne Anton Stötter.  Il bavarese è stato arrestato dalla polizia e sembra che abbia “confessato” parecchie cose.  Tra l’altro, Stötter ha testimoniato contro il dottor Widmoser, il segretario generale del Bergisel-Bund.  Non avrebbe però rivelato di essere agli ordini del SIFAR, il servizio segreto italiano, fin dal 1960.  All’epoca si era offerto per fare da portamessaggi e per altri compiti ausiliari in Sudtirolo, infiltrandosi i così nell’organizzazione del Bergisel-Bund

E’ venuto ad abitare a Termeno e ha fornito diversi nomi ai servizi segreti.  Stötter, che in Germania era stato condannato diverse volte per truffa,  si teneva in contatto con i capi dell’intelligence attraverso il quartier generale dell’esercito a Bolzano. Come agente “Friedrich” o anche “Amico Gioacchino” riceveva 300.000 lire al mese per i suoi servizi.

La sua “confessione” non è stata certo una sorpresa, anzi! Tuttavia, le autorità hanno celebrato il fatto come un grande trionfo e Stötter è stato presentato come un “terrorista pentito”.

I parlamentari della SVP hanno incontrato oggi il ministro degli interni italiano, Mario Scelba. Durante l’incontro, hanno denunciato la “condotta inammissibile di singoli agenti di polizia”.

Scelba, che in precedenza dichiarato che la questione sudtirolese deve trovare una “soluzione interna italiana” , detto che è la prima volta che  sente parlare di questi comportamenti, ma che non può escludere che si siano verificati.  Ha comunque assicurato che verificherà le denunce.