von mas 14.09.2020 09:15 Uhr

Paesaggi rurali storici: un triplo riconoscimento

Accolte le candidatura dei vigneti terrazzati della Valle di Cembra, del sistema agricolo terrazzato della Val di Gresta e degli alti pascoli della Lessinia

Il paesaggio rurale dei “Vigneti terrazzati della Valle di Cembra”, che rappresenta il massimo della “viticoltura eroica”, il “Sistema agricolo terrazzato della Val di Gresta”, esempio di agricoltura sostenibile, e gli “Alti pascoli della Lessinia” che incantano per i paesaggi lunari, fanno ufficialmente parte, da pochi giorni, del Registro dei paesaggi rurali storici.

Il sistema agricolo terrazzato della Val di Gresta
La Val di Gresta, rinomata oggi per la produzione di ortaggi con metodo biologico, ha come tratto distintivo la straordinaria sintesi di caratteri naturali, particolari condizioni morfologiche, pedologiche, climatiche e ingegno umano, che nei secoli ha favorito lo sviluppo di un paesaggio terrazzato dai lineamenti unici e irripetibili abitato da una comunità rurale solida e coesa.

La candidatura è stata presentata dai Comuni di Mori e Ronzo-Chienis, da Biodistretto Val di Gresta, ProLoco Mori Val di Gresta, Associazione Comitato Mostra Mercato, SAT – Sezione di Ronzo Chienis, Famiglia Cooperativa Ronzo Chienis, Consorzio Ortofrutticolo Val di Gresta, Natur Gresta e dalle aziende agricole Na Val de Gresta, Abete Rosso, Naranch, Ars Naturae.

Il paesaggio rurale dei “Vigneti terrazzati della Valle di Cembra”
La valle di Cembra appare a colpo d’occhio una meravigliosa enclave contenuta dai rilievi montuosi e segnata dalla profonda incisione del fiume Avisio. Sulle ripide pendici si sviluppa una teoria continua di terrazzamenti in porfido rosso, coltivati a vigneto e punteggiati da borghi e case sparse.

La candidatura è stata presentata dal comitato VIVACE e dalla Comunità della Valle di Cembra.

 

Alti pascoli della Lessinia
Il territorio degli Alti Pascoli della Lessinia, area montana il cui tipico uso del suolo è l’alpeggio estivo, si sviluppa su una superficie di circa diecimila ettari; è caratterizzato da fattori di unicità e storicità, tra i quali le tracce di frequentazione preistorica e storica e il particolare uso della pietra locale.

La candidatura è stata presentata dai Comuni di: S. Anna D’Alfaedo, Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Roverè Veronese, Velo Veronse, Selva di Progno, Crespadoro, Ala e Avio.

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