Crisi Adler

Durante l’incontro avvenuto nella mattinata di giovedì tra Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Adler e sindacati sul futuro dello stabilimento di Rovereto. La Provincia ha assicurato l’impegno a ricollocare gli eventuali esuberi Adler, anche attraverso percorsi di formazione e riqualificazione, in altre aziende del territorio.
In apertura di incontro, Alfio Morone, presidente di Adler, ha confermato i 23 esuberi (su 51 dipendenti) dichiarati dalla procedura di mobilità e la conseguente ristrutturazione dell’azienda, con la esternalizzazione delle attività “gomma e metallo” e, soprattutto, il passaggio a breve della proprietà ad un “gruppo internazionale”.
Da qui la posizione della Provincia, condivisa dai sindacati. L’obiettivo è di avere dalla nuova proprietà le indicazioni strategiche sulla reale volontà di permanenza a Rovereto, anche attraverso la condivisione di un Piano degli investimenti.
Lo stesso Morone, rispondendo alle sollecitazioni dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, ha garantito continuità nel suo ruolo di amministratore delegato fino al 2023.
