Bon dia, Estrasbourg, here we are!
Un anno e mezzo dopo la loro elezione, Carles Puigdemont e Toni Comin, gli indipendentisti catalani eletti al Parlamento Europeo con Junts x Cat, hanno finalmente partecipato ad una seduta. La prima per loro. Un lungo tiramolla fra il governo spagnolo e Tajani prima, Sassoli poi, che li ha visti loro malgrado, protagonisti di una battaglia diplomatica senza precedenti.
Ieri, in mezzo ad una folla di cronisti, ma soprattutto accompagnati da una folta delegazione di rappresentanti politici catalani, fra cui anche il presidente Quim Torra (successore appunto di Puigdemont) i due europarlamentari sono entrati a Strasburgo.
Due… soltanto due. Già , perché il terzo eletto, Oriol Junqueras, è ancora rinchiuso in galera in Spagna. La sua elezione era stata prima confermata, poi la retromarcia. E senza elezione, niente immunità . E senza immunità , tredici anni di condanna per sedizione e malversazione da scontare. Nei giorni scorsi, Junqueras era stato nominato presidente della delegazione EFA (di cui fa parte anche la Südtiroler Freiheit) e vicepresidente dell’eurogruppo EFA-Verdi. Ma a quanto pare, questo non è bastato.
Idealmente era presente, Junqueras. In realtà , no. Almeno, non ancora.