von mas 09.05.2019 17:53 Uhr

Imbarazzo a Napoli, risuona l’inno franchista.

Ma in Catalunya si dice che, in fondo in fondo, sia „quello giusto“ per i reali di Spagna.

Felipe di Spagna al Teatro San Carlo di Napoli

Quali inni nazionali non hanno un testo? Quelli di  Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, San Marino e Spagna. L’inno spagnolo ha avuto testi in passato,  per esempio durante il regno di Alfonso XIII. Ma dal 1978 è stato silenziato, a volte lo si canticchiava con un anonimo „la la la“.  Già, perché il testo più noto è quello in uso durante la dittatura di Franco che per ovvi motivi,  col passaggio alla democrazia, è stato messo in un angolo a riempirsi di polvere e ragnatele. Ma ogni tanto, quelle parole saltano fuori.  E‘ successo a Milano nel 2011, quando per il vincitore Contador venne eseguita la „Marcha Real“ completa di testo franchista. Ed è successo di nuovo qualche giorno fa a Napoli.

Sul palco reale del Teatro San Carlo c’erano i capi di stato di Italia, Spagna e Portogallo. La Sanitansamble Youth Orchestra e il Children’s Choir eseguono prima con l’inno europeo per poi proseguire con  quelli dei tre stati presenti. E iniziano con la Spagna, ma non con la versione ufficiale dell’inno, che appunto non ha un testo, ma  cantando il testo in uso ai tempi della dittatura di Francisco Franco.

 

I reali spagnoli reagiscono con un applauso contenuto, esibendo – come si legge sui portali catalani  – delle belle  facce da poker; un imbarazzatissimo presidente  italiano si scusa: „È stato un errore dagli organizzatori dell’evento“. Il responsabile del teatro non sa dove nascondersi.  Ma – si continua in Catalunya – sotto sotto, a Felipe e a Carlos di Borbon, quell’inno non è dispiaciuto neanche un po‘.

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